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giovedì 20 febbraio 2014

Peloponneso: appunti di un viaggio

Con l'approssimarsi della primavera, oggi mi piace postare qualche nota su un bel viaggio nel Peloponneso, sia come promemoria personale, che a beneficio di coloro che passano dal mio blog e possono trarre qualche spunto. Questo il tragitto, effettuato in motocicletta in circa una settimana: http://goo.gl/maps/KE7NH

Partendo da Patrasso, prendere verso ovest incamminandosi tra le serre di fragole, fino ad Olimpia (visita agli scavi, bellissimi!). Superata Kalamata (famosa per le olive, ma non per altro), notte a Kardamili, tranquillo paesino alle porte del Mani, zona fantastica (leggere per credere "Mani" di Patrick Leigh Fermor, Adelphi)! Il giorno seguente addentrarsi lentamente nel Mani, la terra più a sud dell'Europa continentale fino a Capo Tenaro, il faro dei fari, luogo mistico. Nel raggiungerlo, è un piacere guardarsi bene attorno, decine di paesini disabitati con le famose case-torri (Kita, Vathia, ecc.), panorami da favola, spiagge bellissime soprattutto nel Mani sud-occidentale. Procedere lentamente, gustando il silenzio. Noi abbiamo pernottato a Gerolimenas, ma non sarebbe male una altra notte nella magia del Mani.

Dal Mani si esce verso Ghitio, antico porto degli spartani, che merita uno solo sguardo al lungomare, ma la vera perla della zona è Monemvasia. La parte antica, sull'isolotto legato alla terraferma da un ponte è *indimenticabile*. Attenzione: la parte antica è molto turistica e i prezzi sono altini. Consiglio di dormire in terraferma a Gefira, sul lungomare sud con vista isolotto (ci sono molti b&b con vista mare). Se riuscite a staccare gli occhi da Monemvassia, dirigete verso Sparta, ma non fermatevi  perchè non c'è nulla. A pochi km invece c'è Mistras, il vaticano dei bizantini. Un posto mistico pieno di antichi conventi meravigliosi. Merita uno stop di un giorno. Ci sono vari posti per pernottare intorno all'albero con la fontana a Mistrà nuova, proprio sotto la parte antica che è in collina.

Verso nord, ignorate Tripoli e dedicatevi alla languida Nafplio, vecchia capitale della Grecia, placida città in stile veneziano, che non dimenticherete. C'è un ufficio turistico, consigliato il tour guidato e un caffè all'hotel Nauplia Palace, per vedere tutta la città dall'alto. Il tranquillo "quartiere delle bouganville" è perfetto per cenare in pace, bei negozietti di artigianato. A Nauplio i prezzi sono lievemente più alti della media greca, se volete risparmiare e garantirvi uno dei balconi più belli sul mare e la città è consigliato lo spartano b&b di Dimitris Bekas.

Facendo base a Nauplio, si possono fare le "obbligatorie" escursioni a Micene (vera immersione nella storia della civiltà, la tomba di Atreo, la Porta dei Leoni) e al teatro di Epidauro, il più spettacolare dei teatri greci dove si sente cadere una moneta sin dall'ultimo gradino in alto! Se avete tempo e voglia, alle porte di Nauplio si visitano pure le colossali mura dell'antica Tirinto.

Riprendendo la strada dopo i giorni che dedicherete a Nauplio e all'Argolide, potrete andare verso Corinto dove, data una sbirciata al Canale, potete gustarvi gli scavi della vecchia Corinto, non magici come quelli di Micene o Olimpia, ma belli, molto leggibili. Corinto era una specie di Las Vegas dell'antichità, città che fece arrabbiare San Paolo per la lussuria degli abitanti, piuttosto birbanti.

da www.trainose.gr
Sull'autostrada per il ritorno a Patrasso, c'è una chicca. Se riuscite a coordinare il passaggio da Diakofto con la partenza del trenino per Kalavrita, vi regalerete l'emozione di viaggiare su un treno a cremagliera attivo dal 1896 attraverso delle gole mozzafiato (controllare gli orari su http://www.odontotos.com/index-en.htm). Ripartiti per Patrasso, vi accorgerete di essere arrivati perchè vedrete il magnifico ponte che è stato costruito per le Olimpiadi che collega il Pepoponneso alla terraferma. Il ponte lascia di stucco per la bellezza e l'eleganza e vi rimarrà negli occhi come cartolina finale. Buon viaggio!