foto tratta da www.siderlandia.it |
Per venire a quella di Lecce, la candidatura che riesco meglio a valutare, essa mi pare velleitaria, immotivata priva di senso logico, del tutto figlia di una autocostruzione di immagine che non corrisponde alla realtà dei fatti e della storia recente. Una città che non ha una biblioteca/mediateca comunale, che non ha una rete di presidi culturali sul territorio, che non ha avuto una seria politica culturale negli ultimi anni, che non ha fatto altro che ospitare "eventi" spot sconnessi ed estemporanei, ospitando ogni salume nella sua piazza principale, che ha offerto il liscio in piazza nella sua stagione culturale estiva, che non sostiene i suoi teatri, non ha attivato le consulte comunali delle associazioni, che ha espulso l'Università dal suo territorio comunale relegandola in aperta campagna, credo che una città così non possa aspirare ad essere Capitale Culturale del nostro continente.
Se la Puglia volesse investire in un progetto strategico e comunque proporre una candidatura unitaria avrebbe una candidatura forte da esprimere. Essa sarebbe Taranto, città martire dell'industria pesante, messa in ginocchio da scelte sbagliate di cui però tutto il Paese si è giovato. Una città che ha pagato per tutti, cui è stato imposto di tradire il suo glorioso passato magno-greco e convertirsi a polo industriale, distruggendo la sua identità più autentica. La città del filosofo pitagorico Archita, di Tommaso d'Aquino, di Paisiello ora meriterebbe un risarcimento e una chance per ripartire, per riconquistare un ruolo e una identità tradita.
Se una candidatura ha un senso questa è quella di Taranto, quindi, nessun euro europeo sarebbe meglio speso di quello investito per far ripartire Taranto. Il mio personale voto è per Taranto. Sarebbe utile che anche a Lecce si formasse un comitato di sostegno per Taranto Capitale della Europea della Cultura, un comitato di pugliesi che dicono no all'idea sciovinista e velleitaria di candidature inventate da demistificare, ma ne propongono al Paese una che avrebbe davvero un senso!
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RispondiEliminahttp://salentoterrabruciata.blogspot.it/2013/06/a-proposito-di-lecce-capitale-della.html
Grazie Paolo!
Eliminaconcordo, ovviamente.
RispondiEliminaGianni
Nel 2010 la Ruhr - la più grande regione industriale d'Europa - è stata capitale europea della cultura con effetti più che positivi sia sull'immagine di questa regione che sull'offerta culturale http://www.germany.travel/it/citta-e-cultura/citta/bacino-della-ruhr.html
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