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martedì 8 aprile 2014

L'area ex Massa non è un "vuoto", ma un luogo-simbolo della città

L'intervento di riqualificazione che meriterebbe Piazza Tito Schipa è uno di quegli interventi che per vastità, centralità ed importanza strategica e storica potrebbe riqualificare un'intera città, potrebbe davvero dar lustro ed aggiungere bellezza e qualità ad un intero tessuto urbano. Lecce merita da tempo la realizzazione di un progetto modello, davvero convincente, in linea con i migliori standard europei di progettazione urbanistica. Un'area di quasi 8000 mq in pieno centro, a pochi metri dalle mura del Castello, potrebbe infatti diventare, se ben utilizzata, un elemento di pregio urbanistico per la Lecce del futuro. Chi progetta sa bene che progettare significa non solo valorizzare l'esistente, ma possibilmente costruire i “beni culturali” delle prossime generazioni.

Ma il project-financing nell’area ex Massa attualmente in campo, purtroppo, non ha questo respiro, appare datato e non guarda ai secoli a venire. Lo comprende un profano della materia come me; lo dice molto meglio il Soprintendente di Lecce arch. Canestrini che ritiene l'intervento proposto dalla ditta attuatrice un progetto di “scarsa qualità”, aggiungendo che i suoi uffici forniranno alla ditta dei modelli di pianificazione paesaggistica d'eccellenza, degni di quell'area preziosa. Provate a cercare delle immagini di Piazza della Pilotta a Parma o del parco di Ostia Antica! Il progetto in campo appare invece nulla più del solito centro commerciale: non-luogo per eccellenza di cui la città non ha bisogno, con l'aggravante di un parcheggio interrato di tre piani al posto degli scavi archeologici che hanno messo in luce le fondazioni del quattrocentesco convento di S. Maria del Tempio.
Piazza Pilotta - Centro Storico di Parma

Anche la Tettoia liberty appare mortificata a ruolo di puro orpello decorativo, installata in posizione sospesa a copertura di una terrazza. In più, la realizzazione di 500 posti auto a 300 metri da Piazza Sant'Oronzo è figlia di un'idea stravecchia: invita chiunque arrivi alle porte di Lecce a tentare l'avventura della ricerca del parcheggio in centro, non tiene conto insomma che in tutta Europa l'obiettivo è quello della “città senza auto”, con i parcheggi di interscambio rigorosamente ai margini dell'abitato.

Oggi finalmente un gruppo di cittadini, di intellettuali, di urbanisti, di storici, di semplici amanti della città sta informando la città sul progetto e chiedendo all'Amministrazione e alla ditta attuatrice del project-financing uno sforzo in più. Sta chiedendo di alzare il livello delle scelte a quegli standard qualitativi europei cui una candidata a Capitale Culturale dovrebbe aspirare. Domenica mattina, nei pressi del maestoso albero di phyitolacca che si trova su viale Marconi, proprio tra il Castello e gli scavi archeologici, si riuniranno i cittadini che hanno a cuore le sorti di quel prezioso spazio urbano, che non è un “vuoto” come viene scritto nella relazione del project-financing, né un “refuso urbano”, ma un luogo densissimo di storia da recuperare al più presto alla città. Attraverso letture di poesie, musica e interventi di esperti verrà presidiato un luogo simbolo di Lecce, per il quale è giusto chiedere molto di più di un banale centro commerciale.

Articolo apparso su La Gazzetta del Mezzogiorno del 5.4.2014

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